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Liberazione animale, a Genova

Primi due giorni di iniziative a Genova:  Alcuni amici ritrovati dalle proteste AIP e , per fortuna, molte persone non ancora conosciute che si interessano a queste tematiche, e che si sono organizzate sul territorio. Primo dato sicuramente positivo : non sappiamo se sia stato grazie alla nostra presenza davanti alle sue porte, o perché abbia deciso di concedersi un sabato di ferie dopo gli affari invernali, in cui ha venduto molte pelli e pellicce strappate ad individui senzienti dopo una vita di sofferenza, ma il pellicciaio Raffellini ha tenuto chiuso. Il presidio si è comunque svolto, sfruttando la possibilità di comunicare ai passanti le ragioni della nostra protesta nella centrale via San Vincenzo. Molte le persone che hanno fatto domanda e preso contatto con noi chiedendoci informazioni, tante altre quelle che sono sfilate indifferenti davanti alle immagini sui nostri cartelloni, la stessa indifferenza, la stessa apatia che troviamo spesso tra coloro con cui ci relazioniamo nelle nostre vite tutti i giorni, coloro che dimenticano lentamente il loro essere umani ed animali, per divenire ingranaggi, pezzi meccanici di una macchina che non permette di fermarsi a riflettere, non consente di provare sensazioni quali empatia e compassione, ma si muove solo in avanti, una insensata corsa verso una esistenza svuotata da ogni significato. Diverse centinaia di volantini distribuiti, e numerose investigazioni mostrate via computer, amplificandone i suoni ed i rumori, cercando di far vedere e sentire gli orrori che si nascondono negli allevamenti.

Durante la protesta di sabato siamo stati informat* del fatto che nel pomeriggio della domenica era già stato organizzato un presidio di protesta contro l’ American Circus, da ormai quasi 15 giorni a Genova.  Ogni fine settimana di permanenza del circo/zoo in città divers* attivist* si sono incontrati (e si incontreranno) davanti ai cancelli di questo circo, cercando di sensibilizzare attraverso immagini sui cartelloni e discorsi al megafono le persone che entrano agli  “spettacoli”. Nonostante la tristemente larga partecipazione delle persone,   non può che motivarci positivamente il sapere che ci sia, anche a Genova, un gruppo di persone determinate nell’ostacolare gli sporchi affari di questi aguzzini. Invitiamo chiunque ne abbia la possibilità a prendere parte alle proteste durante le prossime domeniche di fronte a questo luogo di prigionia e tortura, che sembra avere ancora notevole successo tra gli annoiati abitanti delle nostre città.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato una mano in questi due giorni: nel lungo e tortuoso percorso verso la liberazione di ognun* e contro ogni forma di oppressione pensiamo siano le relazioni di affinità, complicità ed amicizia tra coloro che sentono dentro la medesima rabbia e le stessa voglia di attivarsi a definirsi come primo ed essenziale passo.

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